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mercoledì 25 settembre 2013

La festa dei Barbagiuai

Un barbagiuai

[A.S. 2012-2013]
Ritorna domenica prossima, a Camporosso, la tradizionale festa gastronomica dei “Barbagiuai”. Giunta alla 49ª edizione, la festa rimane sempre un punto di incontro per i cittadini di Camporosso.

“Ci stiamo avvicinando al 50° anno - afferma Armando Conte, Assessore alla Protezione Civile del Comune di Camporosso - e questo è reso possibile dalla disponibilità dell'Associazione Volontari Antincendio di Camporosso, alla cui guida oggi c'è Davide Surano. Sarà presente, come ogni anno, lo “chef dei Barbagiuai”, Angelo Pastore, che curerà le operazioni di preparazione e cottura”.

I “Barbagiuai”, ravioli fritti ripieni di zucca, sono un piatto di origine contadina. Il nome in dialetto significa “zio Giovanni”, e ogni anno questo piatto viene “celebrato”con una grande festa gastronomica,che si tiene sempre il giorno della Madonna Addolorata (terza domenica di settembre), durante la quale migliaia di barbagiuai vengono preparati da decine di volontari dell'Associazione Antincendio di Camporosso e fritti in una padella gigante.

Il pomeriggio sarà allietato dal gruppo musicale dei Canta e Sciuscià, folcloristica compagnia di suonatori.
La sagra avrà luogo presso il palatenda Bigauda dalle ore 14,30 fino alle ore 20.
Per preparare i Barbagiuai verranno usati :500Kg di zucca, 120 KG di farina, 15 KG di riso 8KG di prezzemolo, 20KG di cipolle ,15 KG di parmigiano ,8KG di formaggio pecorino, per friggere saranno usati 180 litri di olio.

RICETTA DEI BARBAGIUAI
Per il ripieno: 2 Kg. di zucca , 250 gr. di riso, 150 gr. di parmigiano e pecorino grattugiato, brusso,1 cipolla bianca,riso, 2 uova intere, 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva, aglio e prezzemolo,maggiorana sale e pepe q.b.
Per la pasta: 1 uovo, 2 cucchiai d'olio, 500 g. di farina, acqua, sale q.b.

Per ottenere un buon risultato è bene preparare la zucca la sera precedente: la si spella e la si taglia a grossi dadi per farla poi bollire in acqua bollente salata per 15 minuti.

Una volta ben scolata la si racchiude in uno strofinaccio che annodato va appeso in modo che durante la notte la zucca perda tutta la sua acqua.

L'indomani si fa soffriggere la cipolla) ben tritata nell'olio extravergine e nel frattempo si lessa il riso in acqua salata per 10 minuti; a rosolatura della cipolla si aggiunge la zucca per pochi istanti e la si fa insaporire girando di continuo con un cucchiaio di legno con lo scopo di ridurre anche in poltiglia la polpa.
Si versa tutto in una insalatiera e dopo aver lasciato intiepidire si uniscono il riso lessato, le uova intere ben sbattute, il formaggio, il prezzemolo l'aglio tritato, la maggiorana il sale e il pepe a piacere, amalgamando bene tutti gli ingredienti.
La pasta va poi tirata nel modo consueto con l'apposita macchinetta (o il mattarello, naturalmente!) in strisce della larghezza di dieci centimetri; a distanza regolare (10 cm.) si depongono dei bei mucchietti di ripieno, si rovescia la pasta sul ripieno stesso e la si salda con le dita; infine si ritagliano i “ravioloni”  con l'apposita rotella.
Non resta che friggerli in olio bollente e poi farli asciugare su carta da cucina.
Marco Muzio 
1A, Anno Scolastico 2012-2013

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