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lunedì 28 aprile 2014

"Cara Sadako..."

Attività svolta dalla Terza C 
(Prof.ssa Debora Perra)



Immagina di scrivere una lettera a Sadako, la bambina giapponese morta di leucemia dopo la bomba atomica lanciata a Hiroshima. La tradizione giapponese sostiene che, dopo aver fatto mille origami, si può esprimere un desiderio e lei fece oltre mille origami a forma di gru. Sadako espresse il desiderio di guarire, ma la malattia l’uccise comunque il 25 ottobre 1955, a tre mesi dal suo tredicesimo compleanno, ma ancora oggi da tutto il mondo mandano origami di gru a Hiroshima. Sadako è morta, ma il suo gesto ha sconfitto la morte e ha sensibilizzato le coscienze.

Vallecrosia, 11 aprile 2014
Cara Sadako,
sono una ragazzina molto sensibile e mi ha colpito tantissimo la tua storia. Dalle cose che ci ha detto la nostra professoressa ho capito che sei morta a quasi 13 anni, quando stavi per iniziare la tua vita.
Io ho quasi 14 anni e non mi posso immaginare tra quante cose terribili sei passata. Noi, gli adolescenti di oggi, diciamo di avere una brutta vita e a volte alcuni arrivano anche a suicidarsi, però non pensiamo mai alle persone come te, che sono morte in un modo che non riusciamo nemmeno ad immaginare … e tutto questo a causa della bomba atomica, lanciata dagli Stati Uniti appunto contro il Giappone, hanno schiacciato solo un bottone e subito dopo il Giappone è saltato in aria. Forse non si erano neanche resi conto che solo quel semplice bottone avrebbe potuto produrre così tanti morti e vittime, fra quelle vittime purtroppo ci sei stata anche tu!
Da noi in classe è venuta una signora per parlare dell'atomica e a dirci che noi (sì, proprio noi) possiamo cambiare il mondo, però noi spesso facciamo finta di niente, perchè abbiamo paura di sbagliare e di non farcela. Fra tutte le cose che ci ha detto questa signora, mi ha molto colpito quanto ci ha fatto vedere un'immagine e ci ha detto: “A volte anche noi siamo così: non vediamo, non denunciamo, non ascoltiamo” e io sono d'accordo con lei, perché a volte facciamo finta di niente, dovremmo invece pensare  che se iniziamo magari noi a cambiare il mondo magari i nostri figli e nipoti non soffriranno a causa delle guerre come hanno fatto i nostri bisnonni.
La tradizione giapponese dice che dopo aver fatto mille origami si può esprimere un desiderio e tu avevi fatto oltre mille origami a forma di gru, il tuo unico desiderio è stato guarire dalla malattia, la leucemia, provocata dall'atomica, ma si vede che la malattia era molto più forte di questi origami, perché il 25 ottobre 1955, a tre mesi dal compleanno in cui avresti dovuto compiere 13 anni, sei morta. La tua vita morte e il tuo gesto, però, hanno sensibilizzato le coscienze di tantissime persone.
Mi ha commosso tantissimo la tua storia, perché io non ho mai passato momenti così brutti e vorrei che nessuno debba mai più passarci.


Ana

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Vallecrosia, 11 aprile 2014
Cara Sadako,
ti scrivo questa lettera perché so che tu, come molte altre persone, hai passato dei brutti momenti e per colpa di altra  gente hai smesso di vivere, per questo motivo volevo dedicarti una riflessione.
Ho conosciuto la tua storia e devo dire che, anche se triste, mi è piaciuta molto. Ho ammirato il fatto che non hai mai perso la speranza e a dodici sei sei riuscita, seguendo una leggenda giapponese, a montare mille gru di carta e hai espresso il desiderio di guarire dalla malattia, ma il destino ha voluto che non andasse così.
Io ti scrivo questa lettera nel XXI secolo, ma avrei voluto che questa riflessione fosse potuta arrivare nell'anno 1945, quando un soldato americano ha tolto la vita a migliaia di persone, premendo un semplice pulsante e sganciando la prima bomba atomica. Molti dicono che sia stata una strategia per evitare di provocare molti più morti, ma io mi chiedo quale colpa avessi tu e quale i tuoi connazionali!? Molti sono morti subito, vaporizzati dall'enorme energia e dal calore rilasciato dalla bomba, invece altri, come te, sono sopravvissuti, anche se poi sono morti a causa delle radiazioni. Secondo me sarebbe stato meglio morire subito, piuttosto che soffrire un dolore che pochi riuscirebbero ad immaginare. Nonostante tutto ciò, dopo la bomba atomica sulla tua città, come se non bastasse, ne hanno sganciata un'altra su Nagasaki! 
Molte persone si sono pentite delle azioni che hanno compiuto, anche Einstein, uno dei più grandi scienziati che avesse collaborato con gli Americani per la progettazione della bomba atomica, ha pubblicato un manifesto in cui si dichiarava pentito.
Spero che in qualche modo la mia lettera ti sia pervenuta.
Marco

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Vallecrosia, 11 aprile 2014
Cara Sadako,
ti scrivo perché so cos'è successo il 6 agosto del 1945 a Hiroshima. Gli Americani hanno sganciato la bomba atomica sulla tua città, causando la morte di migliaia e migliaia di persone e la distruzione della città.
Ho letto la tua storia ed è davvero triste, quello che hai passato dopo la bomba atomica è stato durissimo. Le persone che sono morte quel giorno sono state tantissime e i sopravvissuti preferivano farsi uccidere che passare un'intera vita  all'ospedale, per via delle malattie e dei dolori allucinanti (che noi oggi non potremmo sopportare e neanche immaginare) causati dalle radiazioni. Tu sei stata una di questi sopravvissuti, ma sei stata condannata a una vita senza scopo e a pensare di morire da un momento all'altro. È terribile. Tu però non hai perso la speranza e hai fatto mille e più gru, credendo di non morire, ma la sorte non ha voluto così.
Io ti scrivo questa lettera nel 2014, ma vorrei che questa riflessione potesse arrivare nel 1945, al pilota americano che, schiacciando un pulsante, ha tolto la vita a tante persone. Anche un grande scienziato, Albert Einstein, che ha contribuito alla realizzazione della bomba atomica, in seguito si è pentito.
Resta una speranza: che non ci siano più guerre.
Luca

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Vallecrosia, 11 aprile 2014
Cara Sadako,
a scuola abbiamo studiato la “crudele” seconda guerra mondiale e ovviamente è stata citata la “maledetta” data, il 6 agosto 1945, giorno in cui si è rivelata la “scemenza” umana. Quel terribile giorno Hiroshima, la città giapponese in cui vivevi,  è stata attaccata dagli Stati Uniti di Truman, che ha causato milioni di morti con una BOMBA ATOMICA scagliata contro una città abitata da donne, bambini, anziani...l'arma mortale è stata gettata in pochi secondi causando molti morti, UNA VERA E PROPRIA STRAGE … un simbolo atroce per la storia dell'umanità.
Noi del XXI secolo non possiamo nemmeno immaginare la sofferenza di queste famiglie, l'unica cosa che dovremmo fare sempre, di generazione in generazione, è RICORDARE e MEDITARE.
La tua storia mi ha colpito molto, perché mia mamma ha avuto la leucemia, fortunatamente non ha fatto la tua fine! Mi spiace tanto! Ti giuro, a pensare che una ragazzina della mia età sia morta a causa di una malattia provocata dai danni generati da una bomba atomica gettata da uomini contro altri uomini, penso: “ MA CHE SENSO HA TUTTO QUESTO?” e mi dico: “NON HA NESSUN SENSO! COME PUO' UN ESSERE UMANO AMMAZZARE UN SUO SIMILE?” QUESTA E' UNA TRAGEDIA!
Solo a parlarne mi vengono i brividi, mi immagino la gente col corpo bruciato, qualcuno che chiede aiuto, persone distese a terra, bambini che cercano i propri genitori, UNA TRAGEDIA.
Una cosa positiva però c'è, dal 1955, l'anno della tua morte in cui avresti dovuto compiere 13 anni, da ogni parte del mondo arrivano a Hiroshima origami di gru.
Sudako, sei un simbolo per tutti e per aver coinvolto la gente a te un GRAZIE   
Greta 

* * *

Vallecrosia, 11 aprile 2014
Cara Sadako,
ti scrivo in tua memoria.
Per me dovevi essere una ragazza vivace. Io sono un ragazzo molto sensibile e la tua storia mi ha davvero colpito.
La parte della tua storia che mi ha più colpito è quando hai fatto mille origami ispirata dalla tradizione giapponese che dice che, dopo aver costruito mille origami, puoi esprimere un desiderio.
Questo dimostra che eri una ragazzina molto tenace.
La cosa che mi ha fatto commuovere è che sei morta tre mesi prima del tuo tredicesimo compleanno. Mi hai fatto riflettere  su quanto sia importante la vita e sul fatto che sia meglio non sprecarla.
Quando gli Americani hanno sganciato la bomba su Hiroshima, ai tuoi occhi, deve essere stata una cosa orribile da vedere. Migliaia e migliaia di persone, poveri indifesi, uccisi da uomini orribili.
Per me l'uso di quella bomba è stato una cosa bruttissima!
La guerra è causa di distruzione, morte e sofferenze ed è inutile nascondere sotto l'onore e la difesa della patria che l'unico scopo di chi fa la guerra è uccidere ed annientare il nemico.
Solo immaginare tutte le persone che sono morte mi fa piangere il cuore.
Cose così non dovrebbero mai più accadere. Come se non bastasse, le radiazioni hanno causato malattie anche incurabili.
In poche parole la guerra è stupida ed inutile.
La tua morte a causa della leucemia ha fatto cambiare la coscienza sporca di molte persone, sei stata e sarai sempre una ragazzina che rimarrà nei nostri cuori per il gesto che hai compiuto. 
Ti ho scritto questa lettera perché non posso mandarti un origami, non sono molto esperto in quest'arte.
Lorenzo 

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Vallecrosia, 11 aprile 2014
Cara Sadako,
sono ormai 59 anni che sei morta a causa di una brutta malattia che colpisce il sangue, la leucemia. Dieci anni prima della tua morte, come tu ben sai, è stata lanciata la bomba atomica sulla tua città, Hiroshima,dagli Americani e dopo tre giorni da questa strage ne è stata lanciata un'altra a Nagasaki, dove ci fu un'altra catastrofe. Quando è stata sganciata la bomba,tu avevi più o meno due anni e questo evento ha causato la tua malattia mortale.
Io sono una semplice studentessa italiana, colpita dalla tua storia particolare che riguarda la tradizione giapponese secondo cui, facendo mille origami, si può poi esprimere un desiderio. Questo ti ha reso famosa, ma non ti ha salvata dalle grinfie della malattia e della morte.
Sono morte anche tante altre persone a causa delle radiazioni, ma molti invece si sono ustionati gravemente e altri addirittura sono vaporizzati completamente, perché erano molto vicini al luogo dell'esplosione, pensa che altri ancora, vedendo da vicino la luce accecante dell'esplosione, gli si sono fusi gli occhi, credo che per chi vi abbia assistito, sia stato davvero uno spettacolo orribile!
Io a volte mi chiedo dove se ne siano andate l'intelligenza e il cuore delle persone che hanno progettato e sperimentato questa bomba; credo che questo evento simboleggi quanto l'uomo sia intelligente e stupido allo stesso tempo. Intelligente perché molti scienziati, tra cui Einstein, hanno lavorato assieme per progettare la bomba atomica, spingendosi oltre per scoprire nuovi macchinari e stupido perché tutti quegli scienziati sapienti e famosi sapevano che la loro invenzione avrebbe causato un vero sterminio. Forse non sapevano però che le radiazioni si sarebbero trattenute dentro i corpi delle persone, uccidendole lentamente per decenni ed oltre.
Mi dispiace anche che persone innocenti come bambini, anziani, donne, disabili … abbiano dovuto perdere la vita a causa della guerra che alla fine non serve davvero a niente.
È brutto pensare anche solo alla sofferenza dei poveri sopravvissuti, delle vittime che si porteranno dietro, dentro di sé, tutta la vita l'orrore a cui hanno assistito.
Tutti gli origami che hai fatto prima di andartene hanno lasciato un segno e questo segno è rimasto nel cuore delle persone che hanno sentito la tua storia. Tra queste persone ci sono anch'io che sono rimasta molto colpita ed emozionata.
Riposa in pace    
Maya

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Vallecrosia, 11 aprile 2014
Cara Sadako,
sono Filippo, ho 13 anni e vivo in Italia dove frequento la terza media, in questo periodo abbiamo fatto la seconda guerra mondiale.
Un argomento che mi ha toccato è stato il disastro di Hiroshima e Nagasaki e la nostra professoressa ci ha parlato della tua storia.
In un documentario ho sentito dire che hai fatto più di mille origami a forma di gru per poter guarire.
Il tuo impegno di sicuro è servito a far cambiare idea sul nucleare a molte persone e io in tuo onore vorrei poter realizzare con questa lettera un origami, da spedire a Hiroshima.
Sei stata molto forte, perché sei sopravvissuta alla bomba e poi hai combattuto la malattia, facendo quei piccoli capolavori.
Del disastro in classe ne abbiamo parlato così tanto che addirittura è venuta la mamma di una mia compagna di classe che ci ha spiegato in modo molto chiaro e riflessivo la brutalità dell'atomica. L'associazione di questa signora è molto ben organizzata, infatti vanno nelle scuole a cercare di far capire l'importanza delle nostre scelte.
Ancora una volta voglio dirti, Sadako, che sono stupito da come una bambina possa fare così tanto. Vorrei poterti chiedere perché hai scelto di fare proprio l'origami di una gru e se si può fare l'origami di una formica. Queste sono le domande che avrei voluto rivolgerti.
Ciao
Filippo

* * *

Vallecrosia, 25 ottobre 1955
Cara Sadako,
tu non mi conosci, ma io e tutte le persone che abitano qui in Europa (in Italia più precisamente) ti conoscono e conoscono la tua storia e qui tutti ti sono vicini; anche se non sei l'unica vittima della guerra, sei un simbolo delle vittime della bomba atomica e non bisogna essere felici di questo, perché la bomba ha fatto molte vittime.
Inoltre a causa di questo hai la leucemia, mi dispiace molto e spero che tu superi questa malattia.
Mi è giunta voce, inoltre, che secondo una tradizione giapponese, se si fanno mille origami, si può esprimere un desiderio. WOW! Sono davvero tanti! Proverò a darti una mano e te ne manderò più che posso, per aiutarti ad esprimere questo desiderio.
Io non mi trovavo lì con te al momento dell'impatto della bomba, dato che non sono giapponese, ma so quanti danni ha provocato e so che ne ha causati tantissimi e tu sei stata fortunata a sopravvivere.
Nei giorni scorsi la madre di una nostra compagna è venuta a scuola e ci ha parlato non solo di Hiroshima, ma anche del nucleare in generale, perché noi dobbiamo riuscire a sconfiggerlo ed eliminarlo.
Mi è appena arrivata la notizi, ora, mentre scrivo, che sei … morta a causa della leucemia.... quanto mi dispiace, so anche che avevi fatto più di mille origami, ma a quanto pare la malattia è più forte degli origami, che  sono solo dei pezzi di carta ripiegata.
Questo è oramai quindi un messaggio alla tua famiglia e a tutto il mondo, sento che Sadoko ci sarà vicina e rimarrà nella storia, tutti la ricorderanno come il simbolo della bomba di Hiroshima.
Ora vi lascio, mi dispiace molto. Tanti saluti.
Erica

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