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lunedì 24 febbraio 2014

La Storia ci insegna a vivere


Discorso pronunciato da Samuele Ravera, "Sindaco dei Ragazzi" di Vallecrosia, durante la celebrazione del Giorno della Memoria (27 gennaio 2014).

HISTORIA MAGISTRA VITAE
Attraverso lo studio della storia, l’uomo può capire i propri errori e non commetterli più?
Attraverso lo studio della Shoah sarà possibile evitare che altri popoli subiscano un brutale genocidio?
Secondo me, come credo pensi chiunque, non bisogna più commettere errori tanto gravi da portare al genocidio di un intero popolo. Credo fermamente che lo studio della storia e della Shoah in particolare possa aiutare tutti noi a capire l’ignoranza di certe persone e la sofferenza che la tragedia della Seconda Guerra Mondiale ha portato in tutto il mondo.
Dobbiamo ricordarci che il genocidio degli Ebrei non è l’unico sterminio di massa della storia e purtroppo nemmeno l’ultimo. A scuola, infatti, ho imparato che ci fu un altro genocidio nel XX secolo, quello del popolo Herrero. Anche qui il numero di vittime fu altissimo e non ci furono sopravvissuti, gli uomini furono uccisi subito e le donne e i bambini furono esiliati nel deserto senza viveri.
Anche nell’ex Jugoslavia, alle soglie del XXI secolo, ci fu una terribile persecuzione.
Vorrei citare adesso il pensiero di Laura Fontana, la responsabile dei progetti per l’educazione alla memoria di Rimini. La sua formazione avvenne per caso quando in terza media dovette affrontare la stesura della tesina. Nella sua scuola oltre alla tradizionale interrogazione orale sulla tesina, dovette leggere e riassumere un libro, scelse “Il diario di Anna Frank”. Si appassionò così tanto a quella storia che decise di studiare meglio questo periodo e cercò di rispondere a tutte le domande che ci poniamo su questo argomento, ad una domanda però non seppe rispondere: perché ci fu la guerra? È forse la domanda a cui non sappiamo rispondere neanche noi, personalmente so solo che mai più si deve ripetere un fatto tanto grave. La dott.ssa Fontana pensa che lo studio della guerra e della Shoah sia una cosa più che giusta da fare da giovani perché, dice, i ragazzi devono sapere prima le cose per capire meglio queste tragedie e per farli riflettere sulla brutalità della storia del mondo.
Ribadisco quindi che a mio avviso è giusta la conoscenza della guerra e della Shoah e che questo aiuta non solo a riflettere sugli errori del passato, ma anche a non commetterli in futuro, come dicevano gli antichi Romani “Historia Magistra Vitae”, la storia deve essere una maestra di vita.
In conclusione vorrei, a nome del Consiglio Comunale dei Ragazzi, proporre al comune di Vallecrosia di intitolare questa piazzetta “alla memoria” per ricordare e non lasciare che il tempo possa far dimenticare.
Samuele Ravera, 3C

Un momento della manifestazione. (Foto di Vittoria Paglialunga)

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